Cambiamento climatico, Green Deal e Green building. Cosa sta accadendo?

La nostra sfida più pressante è la salute del pianeta. È la responsabilità più grande e l’opportunità maggiore dei nostri tempi. [Ursula von der Leyen]

Poco più di un mese fa Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea inaugurava il World Economic Forum di Davos con un discorso il cui focus era incentrato su due temi chiave: il  Green Deal Europeo, il grande patto verde, con il quale l’Europa vuole intervenire nella lotta contro il cambiamento climatico e le nuove sfide poste dall’economia digitale.

Neutralità climatica entro il 2050

Durante l’intero discorso von der Leyer ha più volte parlato di necessità di rinnovamento per poter affrontare al meglio la situazione e trovare la giusta strada per fronteggiare le problematiche legate ad entrambi i temi sopracitati. In merito al cambiamento climatico l’obiettivo è arrivare entro il 2050 ad avere un’Unione Europea con neutralità climatica ed è per questo che sono previsti notevoli investimenti sia in termini economici sia d’innovazione e creatività. Nei prossimi anni verranno mobilitati, all’interno del bilancio europeo, mille miliardi di fondi.

Il Patto verde dovrebbe aiutare in primis quei soggetti e territori danneggiati dalla transizione energetica perché maggiormente dipendenti da “forniture obsolete” come combustibili fossili. Operare quindi per un’Europa dove la crescita economica non sia legata all’uso delle risorse e l’equità sociale dei paesi sia garantita.

Gli sforzi economici pubblici andranno ad affiancare quelli privati.

Un altro aspetto da prendere in considerazione è che l’integrazione economica unita all’investimento in nuove tecnologie sia per tutti e non come nel passato solo per pochi (sino ad oggi la possibilità di investire in innovazione tecnologica non è stata per tutti ed è questo che ha portato molte realtà a restare ancorate a metodi di produzione vecchi dal grande impatto ambientale) aprirà sicuramente nuovi mercati creando nuove opportunità di lavoro.

Con questo approccio ci troviamo di fronte ad una “nuova” commissione europea che pare si sia liberata dalla polvere del passato per guardare al futuro con le giuste intenzioni. Pochi giorni fa la commissione europea ha presentato la sua proposta di legge sul clima ai 27 governi.

Nel campo del green building cosa comporta questo Green Deal?

Ne abbiamo parlato con il Dott. Mario Pinoli Ceo di Greenwich. “ E’ particolarmente rilevante che lo scorso 6 Marzo, il World Green Building Council insieme a una coalizione di oltre 60 organizzazioni nel settore dell’edilizia e delle costruzioni ha sottoscritto una lettera aperta invitando la Commissione europea a realizzare e attuare una nuova politica di economia circolare.” In questi giorni la Commissione europea si prepara a consegnare il suo “Piano d’azione per l’economia circolare” per ridurre le emissioni di gas a effetto serra a zero entro il 2050, come previsto nella nuova legge europea sul clima. La lettera sottolinea che questo obiettivo può essere raggiunto solo se la politica dell’UE affronta tutti gli impatti del settore delle costruzioni e degli edifici. Sottolinea la necessità di fissare obiettivi sulle emissioni di carbonio “nell’intero ciclo di vita” che vadano oltre il consumo di energia, per garantire che il quadro di “Levels” svolga un ruolo centrale e per allineare il lavoro sulla finanza sostenibile con questo piano d’azione.

Un tema che Greenwich sta affrontando da anni con le certificazioni e con il LCA degli Edifici.

La presidente Von Der Leyen ha definito il passaggio alla neutralità climatica il momento “dell’allunaggio “dell’Europa – ha affermato Audrey Nugent, Head of Advocacy di WorldGBC EuropeL’adempimento di questa missione richiede una collaborazione radicale tra tutti gli attori della filiera del settore edile. La numerosità delle organizzazioni e delle aziende che approvano questa lettera dimostra la volontà del nostro settore di collaborare con la Commissione per attuare politiche che possano contribuire a garantire un’Europa neutrale dal punto di vista climatico.”

Come Greenwich condividiamo questa iniziativa e siamo a disposizione per mettere a sistema il nostro know how e le nostre esperienze su una molteplicità di casi e progetti, per apportare una massa critica di dati significativa del panorama italiano.

F.te:  gbcitalia.org

Foto apertura: ec.europa.eu