Infrastrutture del futuro: resilienti, sostenibili e innovative

Nel mondo delle costruzioni il termine green building è ormai all’ordine del giorno e, se da un lato tanto è già stato fatto in termini di sostenibilità e innovazione soprattutto nel settore privato, diventa invece sempre più importante portare l’attenzione sulle grandi opere pubbliche al servizio di tutti.

Ed è proprio su questo che si focalizza l’obiettivo del punto nove dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile prevedendo la costruzione di un’infrastruttura resiliente, la promozione dell’innovazione ed una industrializzazione equa, responsabile e sostenibile.

Solo pochi giorni fa il Ministro dell’Economia Daniele Franco, ospite al Dialogo B20-G20 forum di dialogo ufficiale del G20 intitolato “Finanza e infrastrutture per una crescita sostenibile e inclusiva”, ha sottolineato come le infrastrutture green aumentano crescita, occupazione e rendono l’economia più resilienti dichiarando che uninvestimento in infrastrutture, ben congegnato e che incorpori criteri di sostenibilità, contribuirà a sbloccare il nostro potenziale di crescita e rendere la crescita stessa più solida e duratura. Inoltre gli investimenti in infrastrutture sostenibili rappresentano una leva importante per la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici. (Fonte Affaritaliani.it).

Una conferma dell’importanza di questo nuovo sviluppo sostenibile arriva proprio dal Recovery Plan all’interno del quale è previsto che il 30% dei fondi europei sia destinato proprio alle infrastrutture, la più alta percentuale di sempre per il bilancio UE.

Cosa significa realizzare infrastrutture green?

Come per il green building parlare d’infrastrutture sostenibili significa far riferimento a progetti edilizi che siano performanti e sostenibili tanto per chi ne usufruisce quanto per l’ambiente. Oggi diverse realtà come aeroporti, stazioni ferroviarie e grandi opere stradali stanno indicendo delle gare per una costruzione/riqualificazione green.

Diventa quindi fondamentale, anche in questo campo, il ruolo delle certificazioni con le quali misurare e certificare la sostenibilità. Prima fra tutte ENVISION®, una metrica nata nel 2012 negli Stati Uniti dalla collaborazione tra Isi, Institute for Sustainable sviluppare uInfrastructure e lo Zofnass Program for Sustainable Infrastructure presso la Graduate School of Design alla Harvard University, e arrivata da poco anche in Italia.  Attraverso il protocollo Envision® è possibile dare un valore tangibile alla sostenibilità economica, ambientale e sociale delle infrastrutture. Come per le altre certificazioni prevede l’ottenimento di un rating classificabile in Bronze, Silver, Gold e Platinum.

Greenwich, da sempre realtà molto attenta alle innovazioni nel settore Sustainability, è già all’opera per ottenere la qualifica di ENVISION®SP (Envision Sustainability Professional).

Seguiamo da tempo il percorso delle infrastrutture sostenibili con la certificazione e valorizzazione di prodotti green riciclati e certificati per le pavimentazioni stradali (Sand Matrix di Officina dell’Ambiente) e con le certificazioni Remade in Italy. Inoltre stiamo studiando il tema LCA sulle infrastrutture stradali per le future applicazioni. Abbiamo aderito ad AIS per portare la nostra cultura ed esperienza e supportare la nuova associazione per i suoi fini che riteniamo fondamentali in questo momento storico per il Paese” [Mario Pinoli CEO di Greenwich Srl]