Nasce la Greenwish di Greenwich: fai uscire la Greta che è in te!

Ogni epoca ha avuto i suoi eroi. La nostra più recente probabilmente passerà alla storia come l’epoca in cui una ragazza di appena 16 anni è riuscita, con poche semplici parole e una determinazione impensabile per la sua età, a scuotere la sensibilità ambientale dei teenager (ma non solo) di tutto il mondo; quegli stessi adolescenti troppo spesso criticati dagli adulti e dalla società odierna che, sulla scia delle parole e dei fatti di Greta Thunberg, si sono uniti e sono scesi nelle piazze.

Greta è stata eletta dal Time fra i 25 teenager più influenti ed è stata candidata al premio Nobel per la pace. Su di lei, nel bene o nel male, si è già detto e scritto tanto. Noi di Greenwich seguiamo questa giovane donna con molta attenzione, consapevoli che i nostri ragazzi hanno tra le mani il futuro del pianeta e che il Suo messaggio è focale.

Ed è proprio sulla scia del movimento di Greta Thunberg che nasce la Greenwish di Greenwich.

Ne parliamo con il nostro CEO Mario Pinoli fautore con la dott.ssa Federica Gilardelli, Vice manager area G1, di questo progetto.

Prima di tutto cosa ne pensate di Greta Thunberg e del suo movimento?

M.P. Penso che Greta abbia dato un’importante spinta idealistica alle nuove generazioni che in questo momento storico si riconoscono poco in un’ideale, un progetto a cui affidarsi. Ritengo il ruolo di questa giovane donna estremamente importante, come catalizzatore, perché parte proprio dal mondo dei giovani che storicamente hanno sempre smosso il mondo con le loro proteste. Il movimento di Greta si basa su tre temi: idealismo, speranza e conoscenza scientifica. Questi tre temi sono tipici di chi vuole cambiare il mondo e a volte non piacciono agli adulti che non hanno più ideali e speranze e molto spesso non hanno nessuna conoscenza tecnico scientifica.

Dott.ssa Federica Gilardelli, Vice manager area G1

F.G. Penso che Greta sia un’importante fonte d’ispirazione. Mi ricorda tutti i ragazzi, come me, che per le stesse motivazioni hanno scelto di frequentare la facoltà di Scienze Ambientali. Mi fa pensare all’età dei forti ideali e speranze che purtroppo crescendo vengono un po’ disillusi o passano in secondo piano, vuoi perché le dinamiche giornaliere ti portano a pensare ad altre priorità lavorative e personali, vuoi perche ti scontri con delle realtà a volte diverse da come le avevi immaginate. Penso sia importante avere esempi come Greta che ti ricordano i motivi delle tue scelte. Per me è quindi un’ispirazione che mi riporta alla Federica del passato e al perché ho scelto di fare questo lavoro.

Greta Thunberg ha acceso i riflettori sul tema del cambiamento climatico. Un problema che in realtà esiste da moltissimo tempo ma di cui solo oggi s’inizia a prendere veramente coscienza. Se ne parla tanto e i mezzi di comunicazione dedicano ampio spazio a questa tematica. Come far seguire i fatti a tante parole?

M.P. Innanzitutto il tema del cambiamento climatico non è nuovo ma è studiato da più di 30 anni. Oggi ci troviamo in un’era che gli scienziati chiamano “Antropocene”, ossia il periodo geologico condizionato dall’uomo (parliamo degli ultimi 200/250 anni, dalla rivoluzione industriale ad oggi, segnati da un fortissimo influsso dell’uomo –antopos- sull’assetto naturale e ambientale del pianeta) all’interno del quale ci sono conclamati fenomeni che evidenziano la velocità nel cambiamento climatico; fenomeni studiati e noti da tempo ma che solo negli ultimi 10 sono diventati chiari a tutti, al d là dei negazionisti climatici. Greta, con la sua voce di ragazzina, semplicemente ce lo ricorda facendoci meditare. Cedo che questa sia una spinta, non solo per i giovani ma anche per gli adulti, a ripensare e a non nascondere la testa sotto la sabbia. Il problema del cambiamento climatico che sembra così grande, insormontabile e inaffrontabile può essere capito da ognuno e allo stesso tempo ognuno di noi può portare dei contributi per ridurre il proprio impatto personale sul pianeta. Le nuovissime generazioni si stanno attivando in tal senso. Ad esempio i miei figli, insieme ai loro compagni di studi del Liceo Agnesi di Merate, hanno deciso di lanciare la campagna “ Waste Act”, al fine di sviluppare e gestire al meglio la raccolta differenziata scolastica, in una logica di economia circolare, di riduzione del consumo delle materie prime e quindi di riduzioni di emissioni di CO2 e gas climalteranti.

F.G. Con dei piccoli accorgimenti che tutti noi siamo perfettamente in grado di mettere in pratica. Stare attenti all’impatto ambientale dei nostri gesti. Se sommiamo tutte le piccole azioni di tutte le persone otteniamo grandi risultati. Dobbiamo pensare a quello che facciamo quotidianamente, a quello che c’è a monte delle nostre azioni, ai loro effetti e agire di conseguenza, cercando di mettere in pratica tutti quegli accorgimenti atti a ridurre il nostro impatto sull’ambiente.

Voi come affrontate il problema del cambiamento climatico? Parliamo nella vita di tutti i giorni.

M.P. Personalmente applicherò a breve sulla vita della mia famiglia un Life-Cycle Assessment study ed un Environmental Footprint Calculator, ovvero una valutazione circostanziata della nostra impronta ecologica basata su un metodo scientifico che, a partire dalla casa, quindi dall’impatto della vita domestica, alla mobilità ai viaggi fino ai consumi e all’alimentazione valuti l’impatto ambientale della mia famiglia andando a definire una serie di azioni che ne permettano la riduzione.

F.G. Cerco di mettere in pratica dei piccoli accorgimenti come ad esempio ridurre al minimo l’emissione di CO2, limito l’uso della macchina allo stretto necessario e prediligo, qualora sia possibile, spostamenti a piedi e in bicicletta. Provo a ridurre il consumo di energia, ad esempio staccando sempre la spina degli apparecchi elettronici che anche da spenti consumano comunque. Cerco nel mio piccolo di seguire le regole per ridurre al minimo il mio impatto ambientale.

Greenwich lancia Greenwish ce ne parlate?

M.P. Abbiamo ragionato sull’adottare delle misure che permettano di ridurre l’impatto ambientale della nostra attività aziendale. Con la mia collaboratrice, la Dott.ssa Gilardelli, abbiamo studiato undecalogo virtuoso, la Greenwish, che verrà distribuito a tutti i dipendenti in modo che possano valutare e gestire al meglio la propria impronta ecologica nella vita quotidiana d’ufficio come ad esempio fare videoconferenze invece che spostarsi, ridurre il consumo della carta, porre molta attenzione all’uso di apparecchiature elettriche/elettroniche e adottare, laddove possibile, una mobilità di minor impatto ambientale.

F.G. Le “regole” della nostra Greenwish nascono da un’analisi di come possiamo migliorare l’impronta ambientale nei nostri uffici. Fondamentalmente l’idea è trasferire le buone regole che cerchiamo di applicare nel privato per tutelare l’ambiente anche sul posto di lavoro. Insieme al Dott. Pinoli abbiamo analizzato le azioni che quotidianamente vengono svolte nei nostri uffici e abbiamo cercato di fissare delle regole da mettere in pratica al fine di diminuirne l’impatto ambientale.

Un’ultima domanda. Secondo voi ci sarà un dopo Greta Thunberg e se sì cosa ci aspetta?

M.P. Credo sia ancora troppo presto per capire cosa sarà il seguito di questo movimento. Sicuramente è interessante, come indicatore, il netto aumento (fino al 50%) del numero delle matricole nelle facoltà di Scienze Naturali e Scienze Ambientali nelle università di Milano. Ma sottolineo ancora il compito dei movimenti, degli ispiratori è quello di essere Visionari, come Gretà è. Do You remember Mohandas Karamchand Gandhi – comunemente noto con l’appellativo onorifico di Mahatma?

F.G. Spero che nel momento in cui Greta non sarà più al centro dell’attenzione non calerà comunque l’interesse su queste tematiche. Spero si accenderanno tante Grete nel mondo e che l’importanza data al cambiamento climatico non sarà così alta solo perché lo dice una ragazzina ma perché tutti noi ne avremo realmente preso coscienza. Cosa vedo dopo Greta? Vedo una Speranza!

Dott. Mario Pinoli, CEO di Greenwich Srl

Fai uscire la Greta che è in te!

Potete scaricare qui la GreenWish