Riutilizzo e Rinnovo: i nuovi binari del packaging

Da diverso tempo il packaging è al centro del dibattito sul tema della sostenibilità ambientale.

Siamo figli di un’epoca in cui il ritmo sfrenato del consumismo ha fatto per troppo tempo da padrone con conseguenze drammatiche sul nostro pianeta. Uno dei tanti temi attuali in questo senso coinvolge il packaging. Al costante aumento degli acquisti ha fatto ovviamente seguito una crescita massiccia di confezioni e imballaggi che, una volta immessi sul mercato, si trasformano in rifiuti da smaltire ed è proprio da qui che nascono i primi problemi.

Da un’economia da lineare a circolare

Fortunatamente negli ultimi anni ha cominciato a svilupparsi un modello di economia denominata circolare anche in questo campo e molte aziende si stanno muovendo in tale direzione. Cosa significa? In sintesi che stiamo passando da un modello produzione-consumo-smaltimento (economia lineare) basato sul massimo sfruttamento delle risorse per produrre beni di consumo, a un modello dove l’attenzione è invece sul riutilizzo, il rinnovo e il riciclo (economia circolare). Modello sostenuto anche dall’Unione Europea che con le nuove direttive e obiettivi promuove la riduzione dei rifiuti per un riutilizzo più sostenibile delle risorse.

Possiamo distinguere due macro-categorie di packaging:

Packaging Rinnovabile

Un caso casi sotto gli occhi di tutti è costituito dalle shopping bag dei supermercati che, da Gennaio 2018 (in Italia), hanno visto scomparire i classici sacchetti di plastica sostituiti con quelli bio-plastici prodotti con materie naturali come il mais. Fautore di questa virata ecologica è stato il colosso americano della distribuzione Walmart in collaborazione con NatureWorks.

Packaging Riutilizzabile

Un’interessante novità in questo campo arriva invece dalla Finlandia con l’azienda RePack. Navigando sul web ci siamo imbattuti in questa bella realtà dove, in homepage sul loro sito troviamo una scritta molto eloquente “ Sick of Single use” (malato del monouso) per la quale non serve una spiegazione. Ma cosa fa RePack? Offre un servizio di packaging che possiamo definire di “andata e ritorno”. In sostanza i brand che utilizzano RePack spediscono la merce in un imballaggio che, una volta aperto, può essere ripiegato come una semplice busta e rispedito al mittente gratuitamente e da ogni parte del mondo, per essere riutilizzato per una nuova spedizione (l’azienda prevede 20 cicli per ogni confezione). Grazie a questo servizio si ottiene una riduzione fino all’80% di CO2 e non si genera spazzatura. Geniale!