20 anni di Officina dell’Ambiente: precursore dell’Economia Circolare

Era il 2000 quando Officina dell’Ambiente presentava un progetto innovativo, ed unico in Europa: la valorizzazione delle scorie provenienti dall’incenerimento di rifiuti solidi urbani, il totale recupero della componente mineralogia e metallica in esse contenute e l’ottenimento di un aggregato artificiale, il MATRIX®, da utilizzare in tutti i settori del Green Building.


Greenwich per Officina dell’Ambiente sviluppa le certificazioni ISO 14001 ed EMAS, fornisce servizi di Consulenza ambientale per LCA ed EPD e Consulenza strategica per il green positioning dei prodotti MATRIX® nel mondo GBRS.


Abbiamo chiesto al CEO Mario Pinoli di Greenwich di approfondire i punti del sodalizio tra Greenwich e Officina dell’Ambiente.


Da quando Greenwich svolge consulenza ambientale per Officina dell’Ambiente?

Nel 2000 Greenwich non esisteva ancora ma io allora mi occupavo di permitting ambientale presso un’altra società ed ero incaricato di seguire tutte le fasi dell’AIA dell’innovativo stabilimento di Lomello (PV), ponendo la massima attenzione a tutti i temi di compatibilità ambientale. Da allora ho continuato a essere consulente per Officina dell’Ambiente e a seguirli in molti loro progetti.


Quali progetti ad esempio?

Sviluppiamo insieme a Officina dell’Ambiente il progetto LCA ed EPD, che rendono i Matrix il primo aggregato riciclato di origine industriale in EE con EPD.
Per loro abbiamo anche ottenuto la certificazione REMADE In ITALY ed eseguito il mapping dei prodotti MATRIX per i protocolli LEED e BREEAM.


In cosa consiste la forza di Officina dell’Ambiente?

Nell’innovazione. ODA ha saputo attuare una strategia disruptive di recupero scorie RSU, unica in Italia, con recupero e valorizzazione dei rifiuti, da subito circolari! Un modello industriale di recupero sostenibile encomiabile, considerato esportabile e adattabile a tutte le Green Economy europee.


Come si chiama il modello di Economia Circolare di Officina dell’Ambiente?

Si chima Matrix Circle. Si tratta di una filiera interamente tracciata, che parte dalla produzione del rifiuto domestico e dal suo incenerimento presso gli impianti di termovalorizzazione autorizzati, e arriva ad ODA che si prende in carico il trattamento della scoria negli impianti specializzati di Lomello e Conselice, finalizzandolo alla produzione del MATRIX®, che viene poi riutilizzato in cicli produttivi di manufatti per l’edilizia e per i progetti di Green Building. Questo modello ricalca perfettamente i principi virtuosi dell’Economia Circolare.


Quando Officina dell’Ambiente diventa a pieno titolo un’azienda che opera nel Green Building?

Dal 2009 quando ho proposto a ODA di valutare e promuovere attentamente l’uso del Matrix per i Cantieri LEED, per massimizzare il contenuto di riciclato nei cementi e nei calcestruzzi e negli altri manufatti edili. Da allora il Matrix è stato applicato con successo nei più importanti cantieri LEED di Milano.


Cosa riserva il futuro ad Officina dell’Ambiente?

In 20 anni Officina dell’Ambiente ha avviato al recupero oltre tre milioni di tonnellate di scorie provenienti dall’incenerimento di rifiuti solidi urbani e “salvato” circa un milione di metri cubi di inerti naturali. Il loro contributo in 20 anni alla riduzione dell’emissione di CO2, proveniente dalla filiera industriale dell’edilizia è stato così reale e concreto, che invertirei questa domanda ponendola al contrario, e mi chiederei piuttosto: “Cosa Officina dell’Ambiente riserverà ancora al futuro?!”