LCA di prodotto VS LCA di edificio: intervista doppia Federica Gilardelli e Martina Truglio

L’Analisi del Ciclo di Vita o Life Cycle Assessment (LCA) è una metodologia internazionale, standardizzata che permette di analizzare e quantificare l’impatto ambientale di un prodotto, processo o servizio lungo tutto il percorso di vita (dalla culla alla tomba) valutando in modo olistico la relazione tra uomo e ambiente.

In questa doppia intervista, che vede protagoniste da un lato Federica Gilardelli, Responsabile del comparto delle certificazioni di prodotto e dall’altro Martina Truglio, LEED e LCA Expert, di Greenwich Srl metteremo a confronto il Life Cycle Assessment di edificio con quello di prodotto.

Qual è la differenza tra un’analisi LCA di un edificio e una di prodotto?

LCA di Edificio e di Prodotto sono metodi strutturati, completi e standardizzati che condividono il medesimo obiettivo: valutare il potenziale impatto ambientale dell’oggetto di studio (un prodotto, un processo, un’attività o un edificio) nel suo ciclo di vita, tramite la quantificazione dell’utilizzo delle risorse (es. energia, materie prime e acqua) e l’emissione delle sostanze nell’ambiente (es. rifiuti e emissioni in aria) associate al sistema oggetto di valutazione. Ciò che differisce sono i confini del sistema dell’analisi LCA che si adattano all’oggetto analizzato.

L’LCA nel settore edilizio valuta gli impatti ambientali legati ai materiali costruttivi, ma anche gli impatti associati alla fase di uso, analizzando i consumi di energia e acqua degli utenti durante la vita utile dell’edificio e della dismissione finale.

In un LCA completo di prodotto sono considerate le fasi di upstream (approvvigionamento delle materie prime e il loro trasporto allo stabilimento), core (fabbricazione del Prodotto e trasporto al cantiere), downstream (uso e manutenzione, smantellamento, recupero e messa in discarica) e benefici oltre i confini del sistema considerato.

Quali sono le principali motivazioni che spingono un’azienda a richiedere un’analisi LCA?

Federica Gilardelli, Responsabile del comparto delle certificazioni di prodotto Greenwich Srl

F.G. Le motivazioni sono molteplici, prima fra tutte vi è la volontà da parte dell’Azienda di migliorarsi ed essere (più) sostenibile per l’ambiente. Tramite uno studio LCA l’Azienda può infatti identificare le fasi più impattanti del processo produttivo dei propri prodotti ed agire su di esse per migliorare le proprie performance ambientali.

Un LCA può essere inoltre utilizzato come base di comunicazione delle performance ambientali dell’Azienda (es. tramite una EPD® – Environmental Product Declaration), mostrando l’impegno dell’Azienda al pubblico e agli stakeholders e valorizzando i propri prodotti in un mercato dove vi è una sempre crescente attenzione verso prodotti sostenibili, il cui impatto ambientale sia comunicato in modo chiaro e trasparente. Tale impegno viene per esempio riconosciuto dal mondo delle certificazioni dei Green and Healthy Buildings, dove avere un’EPD® contribuisce ai crediti degli schemi di certificazione (es. LEED®). Le Dichiarazioni Ambientali sono inoltre sempre più richieste anche grazie anche ad un quadro legislativo che incoraggia le aziende a progettare, produrre e commercializzare prodotti sempre più sostenibili. In Italia, ad esempio, l’EPD® è requisito richiesto dai CAM Edilizia (Criteri Ambientali Minimi) per partecipare ai cosiddetti appalti pubblici “verdi”.

Martina Truglio, LEED e LCA Expert Greenwich Srl

M.T. Avere una certificazione LCA permette alle aziende di:

  1. Sviluppare una valutazione delle conseguenze ambientali associate ad un edificio.
  2. Quantificare le emissioni nell’ambiente (aria, acqua, terra) in relazione a ciascuna fase del ciclo di vita e/o del contributo di un processo.
  3. Identificare i costi di produzione dei materiali, i costi di uso e quelli di dismissione. L’analisi si configura non solo come un’analisi tecnica ma anche come un’analisi di costo consentendo per esempio di poter impostare un piano chiaro di rinnovo e manutenzione per la vita utile dell’edificio.
  4. Migliore il posizionamento del proprio edificio sul mercato delle costruzioni .
  5. Avere un supporto per definire i metodi di valutazione dell’eco compatibilità di manufatti architettonici.
  6. Comparare soluzioni costruttive, prodotti e soluzioni impiantistiche alternative.

L’insieme di queste considerazioni tecniche dimostra al mercato l’impegno del Committente a valutare gli impatti ambientali dell’edificio e potenzialmente a ridurli. LCA assume quindi importanza anche finanziaria in quanto il mercato riconosce sempre più i soggetti che applicano queste valutazioni come leader e partner più affidabili per la riduzione del rischio ambientale, e conseguentemente finanziario, dei loro interventi.

Come si svolge uno studio LCA di edificio e uno di prodotto?

F.G. Uno studio LCA di Prodotto viene redatto sulla base di standard internazionali (ISO 14040 e ISO 14044) che prevedono quattro fasi principali:

  1. Definizione degli obiettivi e del campo di applicazione: vengono definiti i prodotti e i processi produttivi da valutare, l’unità funzionale a cui riferire tutti i dati, le fasi del ciclo di vita da considerare
  2. Analisi di inventario: vengono raccolti tutti i dati necessari allo studio, sia quelli specifici (reperiti presso l’Azienda e da letteratura specifica in relazione ai prodotti oggetto di studio) che quelli generici (reperiti da fonti bibliografiche o database e non direttamente relazionati ai prodotti oggetto di studio).
  3. Valutazione dell’impatto: i dati raccolti vengono elaborati e viene predisposto un Modello LCA nelle fasi upstream, core e downstream mediante software dedicati (es. Simapro) e riconosciuti a livello internazionale.
  4. Interpretazione e analisi di miglioramento: i risultati ottenuti vengono letti criticamente e sono ipotizzati possibili scenari di miglioramento delle fasi del ciclo di vita a maggior impatto ambientale.

M.T. Al fine di condurre un’analisi LCA è innanzitutto importante seguire un progetto volto a una riduzione sostanziale ed efficace delle emissioni. L’analisi comincia sin dalla fase di pre-design per fornire supporto alle scelte di progetto, tramite una valutazione integrale dei consumi e delle emissioni inquinanti.

All’atto pratico la valutazione d’impatto ambientale di un edificio viene svolta attraverso la modellazione dell’edificio mediante il software One Click LCA.

L’attività di modellazione è preceduta da una fase di valutazione e analisi dei dati relativi ai materiali e ai consumi energetici previsti per il progetto analizzato.

Quali sono i vantaggi derivanti da un’analisi LCA sia di edificio che di prodotto?

F.G. Tramite uno studio LCA, un’Azienda può identificare, quantificare e valutare gli impatti sull’ambiente delle varie fasi del ciclo di vita dei propri prodotti, valutando anche i flussi nascosti, considerando anche materiali ed energie che non formano direttamente i prodotti, ma che sono utilizzati indirettamente nelle varie fasi del loro ciclo di vita. Ciò permette all’Azienda di migliorare effettivamente le proprie performance ambientali evitando di spostare i problemi da una fase all’altra, da un’area geografica all’altra o da un comparto ambientale a un altro. In altre parole, un LCA permette di migliorare l’intero ciclo di vita dei Prodotti, e non solo parte di esso, trovando soluzioni innovative ed evitando decisioni che risolvono un problema ambientale ma ne causano un altro imprevisto.

M.T. Corrispondono alle motivazioni che spingono un’azienda a richiedere un’analisi LCA

Quali sono invece le  criticità  che si possono riscontrare durante il processo di analisi?

F.G. Le maggiori criticità sono riscontrate in genere durante l’analisi di inventario: questa fase prevede infatti la raccolta di diversi dati, non sempre facili da reperire. Generalmente si riscontrano le seguenti difficoltà:

  • Fase upstream: la raccolta dei dati richiede il coinvolgimento dei fornitori dell’Azienda;
  • Fase core: in assenza di un sistema di gestione ambientale (es. ISO 14001) o di altre certificazioni da parte dell’Azienda, i dati specifici non sempre sono immediatamente a disposizione nelle modalità utili allo studio;
  • Fase dowstream: in genere non sono a disposizione dati certi sul destino dei prodotti a fine vita, per cui le elaborazioni in queste fasi sono basate su ipotesi o scenari di smaltimento e/o recupero.

M.T. Spesso le richieste di analisi LCA degli edifici sono legate al solo scopo di valutare l’impatto di un progetto già pensato e in via di realizzazione. LCA deve essere inteso non solo come uno strumento di verifica dell’impatto ambientale ma deve essere inteso come strumento che consente di verificare l’efficacia ambientale di differenti scelte progettuali e di conseguenza essere applicata alla fase preliminare di progettazione e impostazione del progetto. Solo in questo modo l’analisi LCA risulterà tanto più efficace.

Quali sviluppi prevedete nel corso dei prossimi anni in ambito delle certificazioni ambientali?

F.G. Al momento sto osservando una crescente sensibilizzazione alle tematiche ambientali da parte delle Aziende, della popolazione, del mercato e della legislatura. In tale contesto penso ci sarà una sempre maggiore richiesta di studi LCA e anche di certificazioni ambientali. Col tempo, credo che anche i criteri delle certificazioni ambientali diventeranno più restrittivi per premiare le Aziende più performanti.

M.T. Siamo convinti che sempre più spesso lo strumento di analisi LCA sarà richiesto dagli sviluppatori per valutare, sin dai primi momenti della progettazione, le emissioni di CO2 equivalenti causate nell’arco del ciclo di vita di un edificio con l’obiettivo finale di operare una mitigazione dell’impatto e pianificare azioni di adattamento al cambiamento climatico.

LCA si sta quindi dimostrando lo strumento scientifico più fedele per il calcolo dell’Embodied Carbon, tematica di interesse degli investitori per realizzare edifici con ridotto impatto ambientale anche in relazione al tema del Climate Change. Grazie all’analisi del Ciclo di Vita di un edificio l’investitore è in grado di misurare il proprio portafoglio immobiliare confrontandolo con altri, per valutarne le prestazioni ambientali.

Auspichiamo quindi che l’analisi LCA diventi uno strumento che possa guidare gli investitori, per analizzare e valutare l’impatto ambientale delle attività economiche nelle quali investono in modo da integrare i criteri ESG nelle proprie valutazioni, al fine di rispondere anche alle esigenze correlate agli obiettivi della tassonomia.